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MONUMENTO DI AUSCHWITZ BIRKENAU:
RASSEGNA DI DOCUMENTI
In questa sede sono riportati cinque documenti riguardanti le vicende progettuali del monumento di Auschwitz Birkenau. Quattro di essi furono emessi dal Comitato Internazionale di Auschwitz e uno dal Ministero della Cultura polacco ( Ministère des Beaux Arts et de la Culture). I documenti sono stati scelti fra quelli più significativi al fine di documentare sia la ricostruzione cronologica di tali vicende riportata in altra parte di questo sito, sia il ruolo svolto dagli autori che hanno avuto responsabilità negli sviluppi di tali vicende, soprattutto in riferimento al progetto definitivo e alla sua realizzazione. I documenti proposti, tutti inediti, sono stati raccolti da chi scrive in occasione dell’attività progettuale svolta durante il concorso e sono conservati nel suo archivio personale.
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Documento1: “Monument International à Auschwitz. Réunion de la commission technique, Rome 16 -17 -18 - 19 Février 1962”. Il documento riguarda i risultati della seconda e ultima fase del concorso per la realizzazione del Monumento di Auschwitz. In tale occasione furono presentate quattro proposte, rispettivamente elaborate da (A) il gruppo polacco, (B) Lafuente, e (C) Simoncini e (D) Vitale. Risultò vincitore il progetto presentato da Giorgio Simoncini con le sculture di Pietro Cascella, che di conseguenza furono nominati “responsables de la coordination des études” rispettivamente per l’architettura e per la scultura. Il documento è suddiviso in due parti: [1] “Esame degli studi preliminari e istruzioni per la realizzazione del progetto di massima definitivo”, e [2] “Basi per la prosecuzione degli studi riguardanti la presentazione del progetto di massima il 12 aprile 1962 à Auschwitz”. |
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Documento 2: “Convention” stipulata in data 19 febbraio 1962 fra il C.I.A. e gli autori, riguardante il progetto vincitore del concorso di cui al precedente Documento 1, e finalizzata all’elaborazione del progetto definitivo. Il documento è suddiviso in 14 articoli. L’articolo 1 conferma la costituzione di una commissione tecnica deputata a prendere tutte le decisioni riguardanti la realizzazione del Monumento e a mantenere i rapporti con gli autori. - Documento Fait à Rome le 19 Février 1962 e firmato Pour le CIA da Le president Prof. Robert Waitz, e Pour le Groupe des Auteurs da Les représentants mandatés G. Simoncini e P. Cascella. |
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Documento 3: “Avenant à la Convention du 19 février 1962”. Il documento modifica e precisa alcuni degli articoli della precedente “Convenzione” riguardanti gli impegni di progetto degli autori. Inoltre riferisce che era stato stipulato un accordo con il Governo polacco perché assumesse a proprio carico il finanziamento e la costruzione del Monumento, e precisa che della costruzione del monumento si sarebbe occupato un organismo del Ministero della Cultura polacco (Ministère des Beaux Arts et de la Culture) denominato Conseil de Protection des Monuments de la Lutte et du Martyre, deputato alla conservazione dei campi di concentramento nazisti in Polonia. Il medesimo documento viene elaborato con poche modifiche in due date diverse: 28 maggio 1964 e 25 febbraio 1965. Tale ripetizione dipende dalle difficoltà incontrate per portare a termine le trattative iniziate nel 1964. Il documento presentato nella rassegna, datato 25 febbraio 1965, è firmato Pour le Comité International d’Auschwitz da Le Président Robert Waitz e Pour le groupe des auteurs da Giorgio Simoncini e Pietro Cascella. |
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Documento 4: “Notatka Stuzbova ecc. …: Nota d’ufficio redatta il 12 aprile 1965 dal B.P.B.K di Cracovia (Conseil de Protection …) riguardante il mio personale impegno di comunicare al Conseil, in qualità di “Autor projektie”, i dati necessari e ancora mancanti per avviare la costruzione del monumento. Il documento reca le firme di chi scrive, di Jerzy Jarnuswkiewicz, e dei funzionali ministeriali responsabili per i vari settori interessati alla costruzione del Monumento. In quella occasione firmai anche una lettera indirizzata al Ministro Wieczorek in cui chiedevo che Jerzy Jarnuswkiewicz e Julian Pałka potessero eseguire la direzione lavori rispettivamente per la scultura e l’architettura. |
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Documento 5: Lettera del Comité International de Patronage d’Auschwitz indirizzata a Giorgio Simoncini e a Pietro Cascella in qualità di responsabili del progetto per il monumento, con cui si chiede di indicare i nomi da inserire nella lista ufficiale degli “Auteurs du projet du Monument”. La richiesta è giustificata dall’esigenza di salvaguardare il Comitato nei confronti di eventuali contestazioni relative ai droits de proprieté artistique. Cascella ed io abbiamo mantenuto nella lista i nomi di J. Jarnuszkiewicz e di J. Pałka in quanto direttori lavori, e quelli di T. Valle e M. Vitale in quanto membri non dimissionari del vecchio gruppo, indipendentemente dalla loro effettiva partecipazione ai lavori per l’ultimo progetto. La lettera, datata 26 luglio 1966, è firmata da Odette Elina Délegué du Comité International d’Auschwitz aux questions du Monument. |
AVVERTENZE
Diversamente da quanto è stato erroneamente scritto non esiste alcuna continuità fra l’ultimo progetto della prima fase, elaborato dagli autori riuniti in un unico gruppo, e il progetto selezionato nella seconda fase del concorso e poi realizzato, elaborato da Simoncini e Cascella. La discontinuità si manifestò soprattutto in due occasioni: la prima volta tra la prima e la seconda fase, quando il giudizio della giuria che aveva operato durante la prima fase fu annullato dal Comitato Internazionale; la seconda volta fra la seconda e terza fase, quando le responsabilità progettuali passarono dal Comitato Internazionale di Auschwitz al Ministero della Cultura polacco. Il Ministero, come risulta dal Documento 4, confermò sia il ruolo di “autori” del monumento spettante al sottoscritto e a Cascella, sia quello di direttori lavori nel caso di Jarnuszkiewicz e di Palka, ma non riconobbe nessuno degli autori dei precedenti progetti. L’idea della continuità potrebbe servire a qualcuno per sostenere una sua inesistente partecipazione ai lavori della seconda e terza fase. Occorre infine precisare che non è mai esistito alcuno “Studio”, di qualsiasi denominazione, che con ruolo di contractor fin dal 1958 abbia organizzato il gruppo degli autori e coordinato i lavori di progetto nelle varie fasi e gradi del concorso.
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